Come annunciato da Microsoft, lo scorso 15 giugno il web browser Internet Explorer (abbr. IE) è andato in pensione, cedendo il passo a Edge.
Nonostante il pensionamento, la presenza di Internet Explorer si farà ancora sentire. Per qualche tempo, infatti, sarà attiva in Edge la modalità Internet Explorer, che consentirà la corretta visualizzazione di siti e applicazioni legacy durante la fase di transizione. Moltissime organizzazioni, infatti, fino ad ora hanno richiesto come requisito imprescindibile il supporto a IE!
Sebbene IE sia stato ultimamente oggetto di molti meme scherzosi, che ironizzano soprattutto sulla la sua lentezza nei confronti dei browser moderni, è innegabile che, nel bene e nel male, con esso finisca una parte della storia di Internet e del World Wide Web.
Se da una parte IE ha vinto la prima guerra dei browser (Netscape fu annienteto), anche grazie alle politiche monopoliste di Microsoft, è anche vero che nei primi anni 2000 è stato praticamente l’unico strumento in grado di visualizzare qualsiasi sito web (soprattutto quelli non conformi agli standard), non solo su sistemi Windows. Ricordo che quando ero studente universitario, per poter consultare alcuni siti dovetti installare IE5 per Solaris/Sparc, suscitando l’indignazione dei puristi di Unix e occupando buona parte della mia quota disco disponibile! Infine, proprio grazie alla scelta da parte di Microsoft di includerlo nel sistema operativo Windows 95 e superiori, Internet Explorer ebbe il “merito” di traghettare nel web milioni di utenti nel mondo.
Forse, ora gli sviluppatori web frontend tireranno finalmente un sospiro di sollievo, in quanto non saranno più costretti a supportare un browser che, benché onnipresente, era ormai universalmente ritenuto obsoleto!